ll sentiero si chiama Apprezzami l’Asino. Il particolare nome, in origine “Apprezzamm u’Ciucc'”, è dovuto ad un racconto tanto strano quanto triste. All’inizio del secolo scorso, tale passaggio, era il solo a collegare Sapri e Maratea, ed era un passo fondamentale per lo scambio di merci trasportate dagli asini. Sfortunatamente la stradina in alcuni punti è molto angusta e ripida e le povere bestie non riescono ad indietreggiare. Pertanto, quando due asini si incontravano in uno di questi punti, l’animale e il carico venivano valutati. Il proprietario dell’asino dal valore minore, veniva rimborsato con la metà del valore stesso, in cambio gettava sia il povero animale che il carico giù dal dirupo.
La stradina in questione collega le località di Sapri e Maratea. Il tragitto, seppur bellissimo, in quanto costeggia il mare con strapiombi su quest’ultimo, è tanto pericoloso quanto mozzafiato. Il percorso di andata e ritorno è lungo 10 chilometri e sono comprese alcune discese al mare, tratti molto stretti ed è abbastanza impegnativo. Il percorso parte dal porto di Sapri, dove si trova una scala che conduce ad una meravigliosa terrazza panoramica con vista sulla baia di Sapri e sul monte Bulgheria. La prima parte del percorso è molto facile, con molti punti in cui è possibile rifocillarsi. La prima meraviglia che si trova lungo il percorso è la Torre di Capobianco, una delle tante torri saracene costruite nell’Italia meridionale. La torre si erge sopra il sentiero e devi guardare attraverso gli alberi per vederla.